Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 Area di Specializzazione “Cultural Heritage”

GEO-ARCHAEO

Metodologie, strumenti e servizi innovativi per lo sviluppo del patrimonio culturale dei Geo-Archeo-Siti

Il Progetto

01.

Conoscenza

Il progetto GEO-ARCHAEO intende promuovere e trasmettere i contenuti della conoscenza scientifica legata ai temi della geologia e della archeologia e di fonderli e rappresentarli mediante gli strumenti della informatica, oltre che renderli maggiormente percepibili mediante la tecnologia della sensoristica. Esso intende agire su aree interessate da siti di forte rilevanza culturale, quali i siti geo-archeologici (G.A.S.).

Nuove strategie di marketing saranno adottate per la diffusione e promozione dei G.A.S. basate su paradigmi di intelligenza tecnologica. I G.A.S. necessitano di essere rafforzati nella loro “potenza evocativa”, attraverso una riformulazione e reinvenzione delle modalità di divulgazione basate anche sulle nuove forme di identità e socialità legate al Web ed ai Social Network.

02.

Tecnologia

La dotazione tecnologica, composta di reti, cloud computing, dati aperti (open data) e sensoristica distribuita rappresenta il fattore abilitante, sicuramente indispensabile, per la costruzione di “ecosistemi” dotati di una intelligenza in grado di coordinare un modello di valorizzazione e fruizione innovativa. GEO-ARCHAEO punta alla valorizzazione e governance dei G.A.S. senza tralasciare l’ambiente ad essi relazionato, alla salvaguardia ed all’utilizzo per fini turistici di tale patrimonio culturale. GEO-ARCHAEO vuole sostenere tali interventi progettando un insieme di servizi ICT di integrazione capaci di raccogliere dati provenienti da varie sorgenti informative. A supportare il raggiungimento di tale obiettivo è costituito un partenariato che rappresenta competenze scientifiche impegnate nel campo geologico, archeologico, ingegneristico, biologico e botanico, economico, e aziende interessate a concorrere nella produzione e utilizzo di risultati progettuali sfruttabili commercialmente.
03.

Atlante

Una piattaforma informatica conterrà tutti i contenuti ai diversi livelli informativi (ad es. orografico, batimetrico, geologico, naturalistico, archeologico, urbanistico, logistico, economico) che convergeranno nella creazione di un Atlante “virtuale” geo-archeologico ad elevata definizione e flessibilità d’uso.

Inoltre, in riferimento ai G.A.S., saranno anche attuate sperimentazioni di ricostruzioni virtuali time-lapse geoarcheologiche ed archeo-botaniche, guide turistiche innovative, sistemi sensoristici e ricostruzioni archeo-agricole.

Aggiornamenti

News

08/03/2023

Il Museo di Matera “D. Ridola” organizza degli incontri con degli esperti , denominati lezioni al Museo, in cui la cittadinanza può  ascoltare e comprendere diverse tematiche scientifiche e archeologiche.

 
“La Balena di Matera. La ricostruzione dell’ambiente naturale in cui viveva, mediante la geologia stratigrafica“
con Maria Rosaria Sentore, associato di Geologia Stratigrafica e Sedimentologia, Università degli Studi del Sannio
 
“Il Lago di San Giuliano: ricostruzione dell’architettura geologica mediante il rilevamento in campo“
con Agostino Meo, ricercatore Post-doc in Geologia Stratigrafica e Sedimentologia, Università degli Studi del Sannio
  
Queste lezioni si sono svolte nell’ambito del Progetto Geoarchaeo relativamente allo studio del sito in cui è stata ritrovata la balena Giuliana.
 

15/02/2023

Il gruppo di lavoro di Geologia Stratigrafica e Sedimentologica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie (DST) dell’Università del Sannio ha completato i rilievi sul sito di ritrovamento della “Balena Giuliana”  al Lago San Giuliano (Matera).
A breve saranno diffusi i risultati dell’analisi e dell’interpretazione dei dati ricavati dalle varie attività di studio e ricerca.

22/02/2023

Il 14 e 15 febbraio, presso la sede centrale del CNR di Roma, si è svolto il 5° Convegno dei Geologi Marini Italiani, “La Geologia Marina in Italia”.

L’evento, a cadenza biennale, rappresenta l’opportunità per l’intera comunità dei geologi marini di incontrarsi e discutere delle proprie attività di ricerca.

In questa occasione sono stati presentati i risultati preliminari di una ricostruzione bati-archeologica ad alta risoluzione di due Geo-Archeo-Siti (G.A.S.), della costa tirrenica a nord di Roma (quella di Punta della Vipera e di Catrum Novum,) rilevati nell’ambito del progetto GeoArcheo. Sono stati prodotti modelli digitali di elevazione con una risoluzione di ~ 0.02 m, ottenuti utilizzando areofotogrammetria da drone Phantom 4 RTK. Il lavoro ha suscitato molo interesse proprio per la tecnica utilizzata e la qualità dei dati ottenuti.